SCHEDA TECNICA:
Ruolo: PLAYMAKER
Altezza: 185 cm
Peso: 79 kg
Nato a New York City, NY il 9 agosto 1928
High School: Andrew Jackson (Queens, NY)
College: Holy Cross
Sorteggiato dai Tri-Cities Blackhawks nel 1950 (4° scelta assoluta)
14 anni in NBA: 13 con i Boston Celtics dal '50 al '63 ed 1 con i Cincinnati Royals nel '69-'70
Ha vinto 6 Titoli NBA ('57; '59; '60; '61; '62 e '63); è stato nominato MVP nel '57, inserito 10 volte nell'All-Nba First Team ('52; '53; '54; '55; '56; '57; '58; '59; '60 e '61) e 2 volte nell'All-Nba Second Team nel '62 e nel '63; ha partecipato a 13 All-Stars Game (2 volte mvp nel '54 e nel '57); nel 1970 è entrato a far parte della Basketball Hall of Fame.
I Boston Celtics hanno ritirato il suo numero 14.

CENNI BIOGRAFICI:

Bob Cousy nonostante il suo fisico "normale" è stato uno dei più grandi playmaker della storia oltre che l'uomo che ha cambiato il modo di intendere quel ruolo; palleggiatore da sogno è a lui che si devono le invenzioni dei passaggi dietro la schiena, schiacciati per terra, in corsa e ad una mano; gesti oggi divenuti normalissimi ma che all'epoca erano addirittura considerati inutili ai fini del gioco! Figlio di immigrati francesi il basket non era in cima ai sui pensieri, preferiva di gran lunga la boxe … quando con la famiglia si trasferì da Manhattan al Queens e coach Lou Grummond lo vide giocare per strada utilizzando indifferentemente la destra e la sinistra lo volle come playmaker nella sua Andrew Jackson HS. Giocò solo un anno e mezzo alle superiori ma tanto gli bastò per vincere il titolo di miglior realizzatore della city e per ricevere la borsa di studio da Holy Cross University. Le cose non iniziarono bene per lui che secondo il coach non meritava molti minuti tanto che Bob fu sul punto di andarsene a St.John's! La svolta avvenne in una gara contro Layola dove i tifosi praticamente costrinsero coach Julian a metterlo in campo negli ultimi 5 minuti, Bob rispose alla grande con 11 punti incluso il canestro decisivo e passaggi dietro la schiena che mandarono in visibilio i presenti. Chiusa la carriera collegiale con il secondo posto al National Invitation Tournament si aprirono per lui le porte della NBA. Anche se non si spalancarono poiché dopo essere stato scelto dagli Hawks prima che la stagione avesse inizio venne girato ai Chicago Stags che fallirono ancor prima che Cousy potesse esordire tra i pro. A quel punto i tre giocatori sotto contratto dei Stags dovevano essere ripartiti fra Knicks, Warriors e Celtics; si procedette ad un sorteggio e Boston dovette accontentarsi di scegliere per ultima e di conseguenza di beccarsi Cousy che evidentemente nessuno voleva! Per i Celtics sarebbe stato un colpo di fortuna incredibile! Anche se all'inizio coach Auerbach non lo vedeva troppo di buon occhio per quel suo modo di palleggiare e concedere troppo alla platea non ci mise molto a rendersi conto che era un bel giocatore … che al suo terzo anno vinse il primo di otto titoli consecutivi come miglio assistman della Lega e in una gara di playoffs contro Syracuse realizzò la bellezza di 50 punti! Negli anni seguenti i Celtics aggiunsero al loro roster giocatori importanti come Sharman, Russell, Heinsohn e KC Jones divenendo praticamente infermabili. Nel 56/57 Cousy vinse il titolo di MVP e condusse i suoi al primo di numerosi Titoli NBA battendo in finale St. ouis. I Celtics avrebbero vinto qualcosa come otto campionati di fila ma Cousy si sarebbe fermato a sei visto che nel 1963 decise di ritirarsi. La sua ultima partita fu preceduta da un tributo durato oltre 40 minuti nel quale i tifosi non riuscivano a smetterla di applaudire e gridare slogan per il loro fuoriclasse. Ma in realtà la carriera agonistica di The Cooz non era finita lì visto che dopo sei anni trascorsi alla guida di Boston College passò ai Royals dove sarebbe rimasto fino al '74 ma dove nel '69/'70, all'età di 41 anni, scese in campo sette volte portando i prezzi dei biglietti ad un clamoroso incremento del 77%! Era finalmente finita … era opinione comune a quel tempo che mentre il Dr. Naismith aveva inventato il gioco Bob Cousy lo aveva reso un'arte!

STATISTICHE: